MES NOVEMBRE 2016
PAPA FRANCESCO
Commemorazione dei fedeli defunti
Ieri abbiamo celebrato la Solennità di tutti i Santi, e oggi la liturgia ci invita a commemorare i fedeli defunti. Queste due ricorrenze sono intimamente legate fra di loro, così come la gioia e le lacrime trovano in Gesù Cristo una sintesi che è fondamento della nostra fede e della nostra speranza. Da una parte, infatti, la Chiesa, pellegrina nella storia, si rallegra per l’intercessione dei Santi e dei Beati che la sostengono nella missione di annunciare il Vangelo; dall’altra, essa, come Gesù, condivide il pianto di chi soffre il distacco dalle persone care, e come Lui e grazie a Lui fa risuonare il ringraziamento al Padre che ci ha liberato dal dominio del peccato e della morte.
Tra ieri e oggi tanti fanno una visita al cimitero, che, come dice questa stessa parola, è il “luogo del riposo”, in attesa del risveglio finale. È bello pensare che sarà Gesù stesso a risvegliarci. Gesù stesso ha rivelato che la morte del corpo è come un sonno dal quale Lui ci risveglia. Con questa fede sostiamo – anche spiritualmente – presso le tombe dei nostri cari, di quanti ci hanno voluto bene e ci hanno fatto del bene. Ma oggi siamo chiamati a ricordare tutti, anche quelli che nessuno ricorda. Ricordiamo le vittime delle guerre e delle violenze; tanti “piccoli” del mondo schiacciati dalla fame e della miseria; ricordiamo gli anonimi che riposano nell’ossario comune. Ricordiamo i fratelli e le sorelle uccisi perché cristiani; e quanti hanno sacrificato la vita per servire gli altri. Affidiamo al Signore specialmente quanti ci hanno lasciato nel corso di quest’ultimo anno.
La tradizione della Chiesa ha sempre esortato a pregare per i defunti, in particolare offrendo per essi la Celebrazione eucaristica: essa è il miglior aiuto spirituale che noi possiamo dare alle loro anime, particolarmente a quelle più abbandonate. Il fondamento della preghiera di suffragio si trova nella comunione del Corpo Mistico. Come ribadisce il Concilio Vaticano II, «la Chiesa pellegrinante sulla terra, ben consapevole di questa comunione di tutto il Corpo Mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con grande pietà la memoria dei defunti» (Lumen gentium, 50).
Il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l’ultima parola sulla sorte umana, poiché l’uomo è destinato ad una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio. A Dio rivolgiamo questa preghiera: «Dio di infinita misericordia, affidiamo alla tua immensa bontà quanti hanno lasciato questo mondo per l’eternità, dove tu attendi l’intera umanità, redenta dal sangue prezioso di Cristo, tuo Figlio, morto in riscatto per i nostri peccati. Non guardare, Signore, alle tante povertà, miserie e debolezze umane, quando ci presenteremo davanti al tuo tribunale, per essere giudicati per la felicità o la condanna. Volgi su di noi il tuo sguardo pietoso, che nasce dalla tenerezza del tuo cuore, e aiutaci a camminare sulla strada di una completa purificazione. Nessuno dei tuoi figli vada perduto nel fuoco eterno dell’inferno, dove non ci può essere più pentimento. Ti affidiamo Signore le anime dei nostri cari, delle persone che sono morte senza il conforto sacramentale, o non hanno avuto modo di pentirsi nemmeno al temine della loro vita. Nessun abbia da temere di incontrare Te, dopo il pellegrinaggio terreno, nella speranza di essere accolto nelle braccia della tua infinita misericordia. Sorella morte corporale ci trovi vigilanti nella preghiera e carichi di ogni bene fatto nel corso della nostra breve o lunga esistenza. Signore, niente ci allontani da Te su questa terra, ma tutto e tutti ci sostengano nell’ardente desiderio di riposare serenamente ed eternamente in Te. Amen» (P. Antonio Rungi, passionista, Preghiera dei defunti).
Con questa fede nel destino supremo dell’uomo, ci rivolgiamo ora alla Madonna, che ha patito sotto la Croce il dramma della morte di Cristo ed ha partecipato poi alla gioia della sua risurrezione. Ci aiuti Lei, Porta del cielo, a comprendere sempre più il valore della preghiera di suffragio per i defunti. Loro ci sono vicini! Ci sostenga nel quotidiano pellegrinaggio sulla terra e ci aiuti a non perdere mai di vista la meta ultima della vita che è il Paradiso. E noi con questa speranza che non delude mai, andiamo avanti!
Offerta della giornata
Cuore divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore immacolato di Maria, Madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno, in riparazione dei peccati, per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre.
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Intenzioni mese di Ottobre
– Generale Perché i Paesi che accolgono un grande numero di profughi e rifugiati siano sostenuti nel loro impegno di solidarietà.
– Evangelizzazione Perché nelle parrocchie sacerdoti e laici collaborino nel servizio alla comunità senza cedere alla tentazione dello scoraggiamento.
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MI PREPARO ALLA PREGHIERA
Signore Gesù, ti ringrazio per i Tuoi innumerevoli doni. Ti ringrazio per il giubileo che ci hai fatto vivere e, con il quale, hai voluto purificarci dai residui del peccato.
Abbiamo fatto un’esperienza di cielo e ti chiedo di far si che questa grazia veramente riporti il nostro sguardo verso il cielo dove tu c i aspetti, per celebrare la festa che non avrà fine.
Desidero contemplare in questo momento di preghiera la Gerusalemme celeste e le schiere immense di angeli e santi che ti fanno corona e questa contemplazione, anche se solo con gli occhi della fede aumenta il desiderio di preparare bene l’abito nuziale per le nozze eterne. Desidero ripensare al mio battesimo alla veste bianca che mi hai donato, che spesso ho macchiato con il peccato ma che Tu, con la Riconciliazione, ogni volta hai ripulito
Signore grazie per la Tua continua misericordia verso di me. Quante confessioni ho celebrato nella mia vita e ogni volta sono tornato gioioso, purificato, lavato dal Tuo Prezioso Sangue. Signore aiutami a comprendere sempre più il Tuo amore e a ricambiarlo con tanta generosità, anche se sono tanto povero.
MI METTO ALLA PRESENZA DI DIO
Signore Gesù, sono ai tuoi piedi prostrato davanti a Te con tutta l’umanità. Ti chiedo di aprire il mio cuore alla gioia, all’accoglienza sempre più generosa dei fratelli più bisognosi. Oltre la solidarietà che desidero vivere verso questi miei fratelli so che posso dare un aiuto molto importate con le mie croci e le mie preghiere.
Fammi sentire, Gesù, il Tuo desiderio profondo di portarti sempre più anime da consolare, da convertire ,sui quali effondere il Tuo amore e la Tua misericordia.
Signore, in questo mondo così disorientato dove tanti cercano risposte in piccoli o grandi idoli, io voglio
rivolgermi a Te chiedendoti di aprire il cuore di tutti gli uomini perché comprendano che solo Tu sei la Via, la Verità e la Vita e solo Tu puoi saziare la nostra fame e sete di felicità.
Fà o Signore ,che ti accettiamo come l’unico Signore della nostra vita
LEGGO LA PAROLA DI DIO
Apoc.21,1-2 4-6
1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. 2 Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3 Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
«Ecco la dimora di Dio con gli uomini!Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popoloed egli sarà il “Dio-con-loro”.
4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;
non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
5 E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»; e soggiunse: «Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
6 Ecco sono compiute!
Io sono l’Alfa e l’Omega, il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita.
RICOSTRUISCO LA SCENA
- Giovanni, in questi versi, ci presenta una realtà stupenda: ci fa intravedere la Gerusalemme celeste dove vivono tutti i santi in adorazione perenne della Trinità e nella venerazione di Maria Ss.ma
Lì vediamo l’umanità di ognuno trasfigurata ,risplendente della gloria di Dio.
Le cose vecchie sono passate non c’è più nè dolore ,né lutto, né lamento. Dio ha asciugato le lacrime dai volti sofferenti. Vediamo uscire dalle nostre croci solo il bene che hanno prodotto perché abbiamo offerto la nostra sofferenza unendola a quella di Gesù. Le promesse di Dio si sono realizzate. Ognuno occupa il posto preparato da Gesù. Tutto è stato trasfigurato e glorificato.. Gesù ha consegnato tutto al Padre, che accoglie con gioia, tutti i Suoi figli. Niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore di Dio. Contempliamo con gioia questa realtà.
MEDITO LA SCENA
Signore, in questo mese, dedicato ai santi e ai defunti, mi chiami a ripetere il mio atto di fede: “ Credo nella comunione dei santi, la risurrezione della carne, la vita eterna”.
Questa realtà deve farmi meditare sulla morte con animo sereno, questa è la porta per entrare in paradiso. Tutta la vita è un pellegrinaggio verso la vita eterna e questo deve farmi sempre tenere presente la meta finale: L’incontro con Te. “Questa è la volontà del Padre celeste: che chiunque crede nel Figlio abbia la vita eterna ed Io lo risusciti nell’Ultimo giorno”
Signore Gesù io credo nel Tuo amore, nella Tua presenza nella mia vita e nel Tuo progetto di trasformarmi in Te. Signore voglio affidarmi a Te ripetendomi: “Per chi ha creduto in Dio e lo ha servito la morte non è un salto nel buio, ma nelle braccia di Dio per vivere presso di Lui nell’amore e nella gioia della Sua amicizia
CONTEMPLO AMO ADORO
Signore Gesù rileggo continuamente questo brano per gustare tutta la bellezza e la gioia che da esso traspare.
Immagino questa innumerevole schiera di fratelli e sorelle che continuamente dietro all’Agnello immolato cantano le Tue lodi di adorazione, di ringraziamento di felicità piena. Che cosa ho mai fatto pe meritare tanta grazia? Solo la Tua immensa misericordia e il Tuo grande amore poteva pensare a me da tutta l’eternità e progettare la mia vita con Te per sempre.
Questo mio corpo, tanto fragile dolorante sta per cambiare nella trasformazione gloriosa ; solo gioia piena e canti guideranno la mia vita eterna. Signore come non lasciar sgorgare dal cuore il desiderio profondo di abitare nella Gerusalemme celeste? Quanti fratelli mi aspettano, quanti che non ho mai conosciuto ma che forse ho aiutato con la preghiera e la sofferenza a ritrovare la Tua strada. “Ecco, dice Gesù, io verrò e avrò con me la mia ricompensa per rendere a ciascuno secondo le sue opere”.
Gesù caro aiutami a non temere la morte. Chiudendo gli occhi a questo mondo mi sveglierò felice nella casa del Padre mio dove Tu Signore da tempo mi aspetti. Attraverso la fede cerco di contemplare la mia nuova casa e un canto gioioso sgorga dal mio cuore: “ Bontà e grazia mi sono compagne tutti i giorni della mia vita. Io starò nella casa di Dio per tutta l’eternità”.
Con gioia desidero dirti: “ Vieni Signore Gesù, io Ti aspetto Signore”.
“Signore fa che non lasciamo con pena le cose della terra, fa che ci muoviamo decisi e felici verso la vita lunga e beata che è nel Cristo Gesù, Signore nostro, al quale spetta la gloria ne secoli dei secoli” (Gregorio Nazianzeno).
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Comunione spirituale – Conclusione
Gesù mio, ti credo presente nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’anima mia. Giacché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che abbia mai a separarmi da te.
Concludo recitando una decina di Rosario e un Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Papa.
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“Servi di Gesù Eucaristia”
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 2016
Sabato 1° ottobre abbiamo celebrato nel Santuario della Madonna di Bonaria il nostro Giubileo come Associazione dei Servi di Gesù Eucaristia. La partecipazione è stata numerosa. Fin dalle 15.30 sul sagrato i volontari hanno accolto i pellegrini, permettendo con la loro disponibilità, lo svolgimento ordinato della celebrazione. Prima dell’ingresso nel Santuario, P. Beniamino ci ha spiegato il significato dell’ingresso attraverso la Porta Santa, che, per quanti hanno lucrato l’Indulgenza con la confessione e la successiva Comunione e preghiera secondo le intenzioni del Papa, rappresenta Gesù in persona, la Porta attraverso la quale si accede a Dio Padre per ottenere la Misericordia del perdono completo dei peccati (Indulgenza), purchè accompagnata dalle disposizioni d’animo richieste dalla Chiesa (sincero proposito di conversione).
Quindi, varcata la Porta Santa, siamo entrati nel Santuario, dove ci siamo preparati alla liturgia Eucaristica, accompagnati dai canti del nostro piccolo coro. Nel frattempo qualche fratello e sorella continuava ad arrivare al Santuario con i mezzi di trasporto messi a disposizione da alcuni benefattori.
Alle 16 ha avuto inizio la celebrazione eucaristica. Durante l’omelia, P. Beniamino ci ha ancora parlato della misericordia di Dio, che attraverso il sacramento della riconciliazione perdona i nostri peccati e che mediante l’Indulgenza Plenaria, “libera il peccatore perdonato da ogni residuo delle conseguenze del peccato” (Misericordiae Vultus, 22). Successivamente P. Beniamino è passato tra i banchi, impartendo ai malati il sacramento dell’Olio degli Infermi, attraverso il quale “tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi” (Catechismo della Chiesa Cattolica 1499).
Alla fine della Messa abbiamo pregato insieme secondo le intenzioni del Sommo Pontefice e P. Beniamino, a nome di tutta l’assemblea, ha letto l’atto di consacrazione alla Madonna, suggellando così un’intensa serata di preghiera.
Ognuno tornando a casa avrà portato un dono particolare del Signore; per tutti penso sia stato principalmente la gioia per l’incontro con Gesù e sua Madre, Maria Santissima, ma anche ad un livello più personale, quella pienezza e pace dell’animo che solo loro ci sanno dare. Sandro Pisano