PREGHIAMO I SALMI (Salmo 123)
Senza l’aiuto del Signore noi saremmo preda delle belve, sommersi dal torrente e prigionieri dei lacci del cacciatore. Ma Dio ci libera in ogni pericolo, come ha liberato i suoi santi e i suoi martiri.
I pericoli incombono sempre, le tentazioni rischiano di inghiottirci. E’ con la nostra vita, con i nostri problemi che ci rivolgiamo al Signore:
“Se il Signore non fosse stato con noi quando uomini ci assalirono, ci avrebbero inghiottiti vivi!”
—————–
I – DISPONIAMOCI ALLA PREGHIERA:
- Mettiamoci alla presenza di Dio (In silenzio creiamo un’atmosfera interiore di intimità con Dio).
- Invochiamo lo Spirito Santo (Autore della nostra comunione con Gesù e con i nostri fratelli) restando un po’ in silenzio.
Preghiamo: O Signore Gesù, che hai detto: “Vi perseguiteranno a causa del mio nome, ma neppure un capello della vostra testa andrà perduto”, donaci il tuo Spirito Anto come difensore e consolatore nelle prove: e, sperando l’aiuto soltanto nel tuo amore, la nostra anima sfuggirà al laccio del cacciatore e ti benedirà per sempre. Amen
II – ASOLTIAMO LA PAROLA
1 Se il Signore non fosse stato con noi,
– lo dica Israele –
2 se il Signore non fosse stato con noi,
quando uomini ci assalirono,
3 ci avrebbero inghiottiti vivi,
nel furore della loro ira.
4 Le acque ci avrebbero travolti; un torrente ci avrebbe sommersi,
5 ci avrebbero travolti
acque impetuose.
6 Sia benedetto il Signore,
che non ci ha lasciati
in preda ai loro denti.
7 Noi siamo stati liberati come un uccello
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
8 Il nostro aiuto è nel nome del Signore
che ha fatto cielo e terra.
– lo dica Israele –
2 se il Signore non fosse stato con noi,
quando uomini ci assalirono,
3 ci avrebbero inghiottiti vivi,
nel furore della loro ira.
4 Le acque ci avrebbero travolti; un torrente ci avrebbe sommersi,
5 ci avrebbero travolti
acque impetuose.
6 Sia benedetto il Signore,
che non ci ha lasciati
in preda ai loro denti.
7 Noi siamo stati liberati come un uccello
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato
e noi siamo scampati.
8 Il nostro aiuto è nel nome del Signore
che ha fatto cielo e terra.
(Fermiamoci e meditiamo queste parole che abbiamo letto)
III – Breve riflessione
Senza l’aiuto del Signore noi saremmo preda delle belve, sommersi dal torrente e prigionieri dei lacci del cacciatore. Ma Dio ci libera in ogni pericolo, come ha liberato i suoi santi e i suoi martiri.
1 – Israele è scampato da un grave pericolo. Assalito dal nemico e sommerso da mortali acque vorticose (vv. 1-5). Si allude ad una bestia feroce che stava per inghiottirli, incarnata nel Drago visto in Nabucodonosor che in realtà si fece un boccone del popolo d’Israele; si allude ad acque impetuose che inghiottono quanto incontrano nel cammino (pensiamo al Mar Rosso e al fiume Giordano che sommersero invece i nemici); infine si allude ad una rete, quella dell’uccellatore, immagine di pericoli tremendi: “se il Signore non fosse stato con noi, quando uomini ci assalirono”! È questo il grido dei poveri che sanno accontentarsi di poco, che hanno pochi beni, come un passero, appunto!
2 – Israele ha sperimentato l’intervento liberatorio del Signore Dio che si è inchinato sul suo popolo che era impigliato come un uccellino nella trappola, e ne ha spezzato il laccio (vv. 6-7). I pericoli incombono sempre, le tentazioni rischiano di inghiottirci. E’ con la nostra vita, con i nostri problemi che ci rivolgiamo al Signore: “Se il Signore non fosse stato con noi quando uomini ci assalirono, ci avrebbero inghiottiti vivi!”.
3 – Ma noi sappiamo che Tu sei con noi, Signore. E allora si sale al tempio, e dalla lamentazione, si passa al rendimento di grazie e si proclama la potenza del nome divino (v. 8). E’ il canto dei poveri, di quelli che per unica ricchezza hanno Dio. E allora è spontaneo rivolgersi a Dio con tutto il cuore: “Senza di te, Signore, che cosa saremmo?”.
E noi? Sappiamo fare scaturire riconoscenza e lode dalle situazioni più disperate? Noi continuamente siamo “liberati” dal Salvatore dalle forze malvage più grandi noi. Siamo capaci di riconoscere quanto dobbiamo a Dio? Grazie, dunque, o Signore, che ci hai “liberati”. E aiutaci a liberare a nostra volta i nostri fratelli dai loro pericoli.
——————–
(Ora mettiamoci nella disposizione interiore di Preghiera e chiediamo allo Spirito di metterci nella condizione che ci introduca nella Contemplazione)
——————
IV – Preghiera O Padre che in Gesù Cristo, tuo Figlio, hai spezzato per sempre il laccio di morte, manda ancora il tuo Spirito di vita e guida il tuo popolo, libero e sereno, nel cammino verso la terra promessa, verso il regno che viene sempre Amen.
– Concludiamo la preghiera facendo la COMUNIONE SPIRITUALE.
– Invochiamo la Benedizione del Signore e di Maria.